8. ORIZZONTALE O VERTICALE?
Le linee sono le forme più semplici (lasciamo da parte i punti per ora) e da quelle inizieremo a parlare. La prima scelta di linee, anche se spesso non ci si pensa, è la scelta della direzione del fotogramma. Quando scattiamo un’immagine, in qualsiasi formato sia, questa è caratterizzata da dei limiti: i bordi appunto del fotogramma. Vi sembra un’osservazione banale? Beh in realtà fino ad un certo punto. Avete mai pensato che anche quelle sono linee e che si possono e si devono sfruttare!? Beh a meno che non scattiate in formato quadrato (prima o poi parleremo anche di tagli, ritagli e formati) la vostra immagine in quanto rettangolare sarà caratterizzata da una direzione. Orizzontale o verticale.
La prima scelta compositiva che facciamo e che probabilmente è la più istintiva per qualsiasi fotografo è la posizione con cui impugnato la macchina fotografica. Sfoderiamo la nostra macchina fotografica e quasi senza pensarci la sistemiamo in una direzione piuttosto che in un’altra. Alcuni soggetti hanno tendenzialmente una direzione: ad esempio palazzi, persone, alberi saranno inquadrati con un formato verticale in modo più istintivo rispetto a paesaggi o gruppi di persone.
Vi faccio un esempio: ecco lo stesso soggetto rappresentato in formato orizzontale ( all’inizio dell’articolo), più naturale per una fotografia di paesaggio, e in formato verticale ( qui sopra). La soluzione verticale risulta più pulita e centra meglio il soggetto. Sfrutta il corso d’acqua seguendone la direzione ed elimina alcuni elementi inutili come la grande area bianca in primo piano e la ripetizione di alberi. E’ un formato meno usuale per i paesaggi che può valere la pena di esplorare.
Scegliere però l’orientamento non è così banale. Con l’andare del tempo inizieremo a inquadrare anche paesaggi con formati verticali o persone con tagli orizzontali. La scelta del formato ad esempio può essere utile per includere o escludere parte dell’immagine, per dare importanza al soggetto o a una sua parte! Insomma abituatevi a stortarvi il polso ogni tanto e girare la macchina fotografica e magari anche la testa!
Marco Pedrini
Marzo 31, 2020Scattare in verticale è stata per me una rivelazione, da quando, l’anno scorso, partecipai al tuo workshop di fotografia di viaggio e paesaggio. È incredibile come uno scatto cambi completamente passando da l’inquadratura orizzontale a quella verticale.
Grazie mille per tutte queste piccole perle di saggezza fotografica.
Un abbraccio (virtuale visto il periodo).
Marco.
Elisabetta Rosso
Marzo 31, 2020Ciao Marco, grazie mille! Ricambio il tuo abbraccio virtuale, sperando di vederci presto!