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14. CHE CURVE!!!!

Nooo, che avete capito?! Sempre di composizione di paesaggio stiamo parlando.. dai non siate così delusi!

Le linee curve sono più morbide, hanno dinamismo e fluidità quasi una maggiore sensualità e morbidezza. (ecco sempre detto io che un po’ di morbidezza va bene!) Le linee curve sono in qualche modo più libere rispetto alle linee rette.  Sono meno “scontate” perché potrebbero prendere qualsiasi direzione. Sono un altro strumento molto potente per accompagnare lo sguardo o per “avvolgere ” il soggetto e catturano molto l’attenzione, anche più delle linee rette.

Ricordiamoci comunque che, ogni caso ogni linea che inseriamo all’interno del fotogramma, si deve relazionare con i bordi del fotogramma stesso.

Le linee curve si trovano in natura forse anche più delle linee perfettamente rette, che spesso sono prerogativa delle architetture. Le linee morbide accompagnano lo sguardo in modo più delicato e meno “sfacciato” delle linee rette. Naturalmente a seconda della principale direzione che hanno si possono assimilare a una delle principali direzioni ( orizzontali, verticali e diagonali) acquisendo le connotazioni.

Linee morbide e anse sono facilmente rilevabili in fiumi e sentieri, ma anche nelle chiome degli alberi, nei gesti delle persone o nei tessuti e nei vestiti.

A volte sono meno riconoscibili delle rette e più implicite, ma se visibili e riconoscibili sono in grado di catturare molto l’attenzione dell’osservatore.

Vediamo qualche esempio!

La linea sinuosa della duna riempie l’intero fotogramma dividendolo in due parti ben riconoscibili ma morbidamente collegate. La gestione del rapporto con le altre linee dell’immagine (sostanzialmente le linee del fotogramma) è stato gestito con attenzione. Dall’angolo in basso a sinistra (quasi dall’angolo in realtà, per lasciare una sottile linea di “pavimento”) la linea sale fino a quasi metà dell’orizzontale alta. La linea è assimilabile a una diagonale ma la sinuosità bene si connette con l’idea morbida della sabbia.
La linea curva di alberi sulla sinistra, che visivamente continua con la linea della montagna al centro, riesce a dare un ordine visivo a un paesaggio che altrimenti sarebbe stato molto confuso. In questo caso la linea è leggera e meno sfacciata di quella dell’esempio precedente ma contribuisce in modo significativo a rendere la fotografia più “ordinata”.

Nell’immagine di copertina la linea curva è in realtà realizzata da molte linee rette spezzate. Visivamente è percepita come sinuosa ma allo stesso tempo le linee spezzate le donano un aspetto più duro che, secondo me, ben si addice al ghiaccio.

Ecco quindi che anche l’uso e la ricerca delle linee non deve mai essere un esercizio fine a se stesso, ma deve essere un contributo all’impressione e alla sensazione che l’immagine deve dare.

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